11 Set 2024

Italia leader del riciclo, ma in difficoltà con i rifiuti elettronici


Obiettivi UE ancora lontani

Nel 2023, il tasso di raccolta dei RAEE (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) in Italia è sceso al 30%, molto lontano dal 65% richiesto dall’Unione Europea. Nonostante l’Italia sia considerata un’eccellenza nel campo del riciclo, i dati relativi alla raccolta e al trattamento dei RAEE evidenziano un significativo distacco dagli obiettivi fissati a livello comunitario. Secondo il rapporto del Centro di Coordinamento RAEE del 2023, il tasso di raccolta di questi rifiuti è fermo al 30,24% del totale immesso nel mercato, meno della metà del target UE del 65%. Non solo è diminuita la quantità di rifiuti raccolti, ma anche quella trattata negli impianti specializzati: nel 2023 sono state recuperate 510.708 tonnellate di RAEE, con una riduzione del 4,6% rispetto all’anno precedente.

Le tre cause principali
Tre sono le ragioni principali per cui l’Italia fatica a raggiungere i target di riciclo dei RAEE. In primo luogo, il comportamento dei cittadini, che spesso non smaltiscono correttamente i rifiuti elettronici. In secondo luogo, la dispersione dei RAEE al di fuori dei canali ufficiali, un fenomeno in crescita a causa del valore intrinseco di questi materiali. Infine, la mancanza di controlli adeguati lungo tutta la filiera di gestione dei rifiuti elettronici.

I dati del 2023
I RAEE comprendono diverse categorie di rifiuti, dai grandi elettrodomestici come frigoriferi e lavatrici, a dispositivi elettronici come computer, stampanti, pannelli fotovoltaici e piccoli elettrodomestici. In Europa, i RAEE sono tra i rifiuti a crescita più rapida, ma meno del 40% viene attualmente riciclato. Nel 2023, l’Italia ha trattato 510mila tonnellate di RAEE: 367mila tonnellate di origine domestica, in calo del 2,6% rispetto all’anno precedente, e 143mila tonnellate di origine professionale, in diminuzione del 9,2%. Le singole categorie di RAEE mostrano andamenti diversi. Ad esempio, la raccolta dei “grandi bianchi” (frigoriferi, lavatrici, ecc.) è aumentata del 6,7%, così come quella dei prodotti IT (+2,7%) e delle sorgenti luminose (+23,7%). Al contrario, la raccolta di televisori e monitor ha registrato un drastico calo del 32,2%, passando da 72.541 unità nel 2022 a 49.174 nel 2023.

Gli obiettivi europei
Gli impianti italiani per il trattamento dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) sono di alta qualità, ma la raccolta dei dispositivi dismessi è insufficiente: solo una piccola parte viene intercettata. L’Italia è lontana dall’obiettivo di raccolta del 65% fissato dall’UE, scendendo dal 34,5% nel 2021 al 30,2% nel 2023. Raggiungere questi obiettivi eviterebbe sanzioni e migliorerebbe l’autonomia del Paese nell’approvvigionamento di “materie prime critiche”, fondamentali per la transizione ecologica. L’UE, con il *Critical Raw Materials Act*, punta a soddisfare almeno il 25% del fabbisogno di tali materiali tramite il riciclo entro il 2030. 

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